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sabato 20 ottobre 2018

Sessantotto e sindacato



Undici settembre 1969, comincia l'autunno caldo.

L'Italia è attraversata da una ondata di proteste e lotte sindacali ed operaie che da lì a poco sconvolgeranno il clima sociale e politico del Paese, mettendo in evidenza l’intollerabile disagio delle condizioni di lavoro nelle fabbriche e nelle campagne.


domenica 3 giugno 2018

Lavoro, Lavori quale futuro?



“La rivista I Martedì e le conferenze del Centro San Domenico, sono da tantissimi anni un punto di riferimento culturale e di grande respiro intellettuale. Una proposta culturale offerta alla comunità aperta della città di Bologna”. E’ così che mi accoglie nella sede della Fondazione per la collaborazione dei popoli, il presidente Romano Prodi, con cordialità e manifestando tanto affetto, nei confronti di un’Istituzione, il Centro San Domenico, che in oltre quaranta anni di attività  ha saputo interpretare, con continuità e competenza, tante fasi storiche della storia del nostro paese, offrendo sempre un’occasione di riflessione e di confronto a tanti e diversi protagonisti della vita culturale ed intellettuale dell’Italia.

domenica 10 giugno 2012

Bersani, lavorare in silenzio

 
Giovanni Bersani, 90 anni, parlamentare ai diversi livelli - comunale, regionale, in parlamento nazionale ed europeo e nell'assemblea internazionale che raccoglieva rappresentanti dell’Africa, Europa, Caraibi e il Pacifico di cui è stato Presidente per 12 anni. Protagonista di tante occasioni di speranza per il nostro paese, per l'Europa e per i paesi definiti, ma solo geograficamente, del sud del mondo.

domenica 25 marzo 2012

Il sogno di Martin Luther King


Combattere l’oppressione e la violenza senza utilizzarne le armi. Essere migliori insieme agli altri e liberi. Un sogno che ancora oggi rimane tale.

domenica 26 febbraio 2012

Gandhi, l'avvocato degli oppressi


Paladino del diritto dei deboli ad essere protagonisti della vita politica, Gandhi è un esempio raro di coerenza tra teoria, azione politica e comportamento personale.

mercoledì 16 novembre 2011

Berlusconismo, quale cultura politica


Negli anni 80 il berlusconismo si manifesta al Paese per la prima volta, assumendo un’accezione positiva e diventando sinonimo di “ottimismo imprenditoriale”.
Dopo pochi anni, però, diviene espressione di affarismo, corruzione, contiguità tra economia e politica, insofferenza e avversione alle regole, continuo aggiramento della legge, populismo, minimo rispetto delle istituzioni democratiche (Parlamento, Magistratura, Costituzione, ecc..).

domenica 11 settembre 2011

Honduras, il golpe dimenticato


Il coraggio, la passione e l’impegno di un prete dell’Honduras.
Padre Andrès Tamayo racconta la difficile situazione politica e economica del suo paese e della resistenza civile e pacifica del suo popolo.

martedì 15 marzo 2011

Democrazia e unità d'Italia


“La democrazia in Italia è in grande pericolo perché un potere abnorme unifica insieme, sotto la proprietà o la direzione politica, diversi poteri che dovrebbero restare separati: l’informazione, televisiva e su carta stampata, l’editoria, il Parlamento e l’esecutivo, con presunti tentativi di controllare anche il potere giudiziario. Quando una singola persona ha un potere così insolito da essere in grado − o lui o insieme ai suoi seguaci – di influire in maniera diretta e indiretta sui voti in Parlamento e, soprattutto, di confezionare la nostra opinione su quello che succede nel nostro paese e nel mondo, ecco allora che la nostra democrazia corre un grave pericolo.

mercoledì 23 giugno 2010

Democrazia che non c'è


Il sindacato odierno manca di democrazia interna: nella scelta degli uomini come nell’elaborazione delle linee di azione. Questa scarsa permeabilità tra dirigenza e base mette in dubbio la sua stessa sopravvivenza sociale e il suo valore etico e di azione sindacale.

giovedì 27 maggio 2010

Malattie etiche


“Come potremmo illuderci che la classe politica italiana, che di questo sistema putrido e corrotto si nutre come i topi nel formaggio, ci tiri fuori dalla melma? Come potremmo affidare la salvezza allo stesso capitano che ha diretto la nave sul luogo del naufragio? Né la politica, finché rimarrà un corpo burocratico di notabili e di soldatini prezzolati, né gli altri poteri che governano l’economia o l’informazione possono tirarci fuori dallo sfascio”.

martedì 23 giugno 2009

Seconda Repubblica, quale cambiamento?


Tavola rotonda con Gianfranco Pasquino, Paolo Pombeni e Luigi Pedrazzi
coordinata da Antonino Frusone, Maria Gervasio e Massimo Ariati

Forse anche a causa della crisi dei valori e dei grandi ideali politici, si manifesta sempre più la tendenza alla parcellizzazione degli interessi, alla frantumazione della società in mille bisogni particolari e sempre più ci si affida a forme di aggregazione che garantiscono se stessi e i propri interessi a scapito a volte del bene comune. È nostro intento cercare di capire come due elementi quali: “patto sociale” e “corporativismo” si coniugano e si esprimono nell'Italia contemporanea, quali continuità e quali cambiamenti si possono trovare tra la Prima e la Seconda Repubblica.