domenica 10 giugno 2012

Bersani, lavorare in silenzio

 
Giovanni Bersani, 90 anni, parlamentare ai diversi livelli - comunale, regionale, in parlamento nazionale ed europeo e nell'assemblea internazionale che raccoglieva rappresentanti dell’Africa, Europa, Caraibi e il Pacifico di cui è stato Presidente per 12 anni. Protagonista di tante occasioni di speranza per il nostro paese, per l'Europa e per i paesi definiti, ma solo geograficamente, del sud del mondo.

sabato 19 maggio 2012

Un Tutor attentissimo


Caro Padre Michele GRAZIE.

Alla tua scuola, alla tua attenzione discreta e competente sono cresciuto per tanti anni e te ne sono grato.

domenica 15 aprile 2012

Ritrovare la speranza a Prud


Prud, è una città ancora semidistrutta e parzialmente abitata, a pochi chilometri dal confine con la  Croazia e la Serbia, nel nord est della Bosnia Erzegovina. 

Prima della guerra Prud contava quasi 1300 abitanti, oggi quasi 700, tutti di etnia croata e religione cattolica.

domenica 25 marzo 2012

Il sogno di Martin Luther King


Combattere l’oppressione e la violenza senza utilizzarne le armi. Essere migliori insieme agli altri e liberi. Un sogno che ancora oggi rimane tale.

domenica 26 febbraio 2012

Gandhi, l'avvocato degli oppressi


Paladino del diritto dei deboli ad essere protagonisti della vita politica, Gandhi è un esempio raro di coerenza tra teoria, azione politica e comportamento personale.

giovedì 26 gennaio 2012

Incontrare l'altro



E' sempre più evidente che persone appartenenti a popoli e culture, un tempo lontani dal mondo occidentale e dall'Europa, oggi vivono e lavorano in mezzo a noi. Conoscere le loro esperienze, la loro lingua, la loro poesia, i loro costumi e abitudini, la loro musica e la loro visione della vita e confrontarla con quelle della nostra tradizione culturale significa comprendere veramente il mondo in cui viviamo e in cui vivremo.

domenica 18 dicembre 2011

Homeless: nulla tranne l'Amore


“Lo incontrai dove le strade si incrociavano, un uomo con mantello e bastone e nient’altro, e un velo di pena sul volto. E ci salutammo e gli dissi: “vieni nella mia casa, sii mio ospite”. E lui venne. […] Sedemmo tutti a tavola e gli facemmo festa, perché c’era in lui silenzio e mistero. E dopo cena ci radunammo intorno al fuoco e io gli chiesi che parlasse dei suoi vagabondaggi. Molte storie ci raccontò quella notte e anche il giorno seguente, ma quelle che ora riferisco nascevano dall’amarezza dei suoi giorni nonostante la sua benevolenza e sono storie di polvere e di pazienza, sono le storie delle sue strade.
E quando se ne andò, dopo tre giorni, non ci parve che fosse partito un ospite, ma piuttosto che uno di noi fosse rimasto in giardino e dovesse ancora rientrare”. (Il vagabondo, Kahlil Gibrain).