giovedì 26 gennaio 2012

Incontrare l'altro



E' sempre più evidente che persone appartenenti a popoli e culture, un tempo lontani dal mondo occidentale e dall'Europa, oggi vivono e lavorano in mezzo a noi. Conoscere le loro esperienze, la loro lingua, la loro poesia, i loro costumi e abitudini, la loro musica e la loro visione della vita e confrontarla con quelle della nostra tradizione culturale significa comprendere veramente il mondo in cui viviamo e in cui vivremo.


La religione o l'assenza di essa, è elemento centrale e fondamentale nella vita di una persona, nella definizione delle sue idee sulla vita, sulla morte, sul rapporto con gli altri, sulla propria visione del mondo. E' per questo che propongo un confronto di due brani tratti dal CORANO e dalla BIBBIA,  i due libri sacri, rispettivamente  della cultura islamica ed ebraico-cristiana.

A prima vista, Il CORANO può quasi sembrare un libro ebraico o cristiano, perché vi si incontrano idee, personaggi ed avvenimenti che ricorrono anche nelle pagine dell'ANTICO e del NUOVO TESTAMENTO. E' quindi interessante ed utile istituire un confronto tra i due libri sacri per analizzarne quei punti di convergenza che testimoniano una comune tradizione. Non è un confronto facile, così come non è facile il dialogo tra ISLAM, EBRAISMO E CRISTIANESIMO; eppure è necessario, perché E' DALLA RECIPROCA CONOSCENZA CHE NASCE LO STIMOLO AL RISPETTO E ALLA PACIFICA CONVIVENZA FRATERNA.

Davanti alle meraviglie del creato la BIBBIA e il CORANO, più che dilungarsi in riflessioni teoriche, ne lodano il Creatore, soffermandosi su ciò che più è apprezzato dagli abitanti della steppa e del deserto: il cielo limpido, lo scintillio di stelle, l'acqua, gli alberi. Spesso il CORANO riecheggia i concetti biblici del creato che narra la gloria di DIO e dell'uomo "vicario di DIO" ed esorta a vedere ed interpretare rettamente i "segni" di DIO visibili nell'Universo.

SURA 43 (9 - 14)
- Se chiedi loro: "Chi ha creato i cieli e la terra?", risponderanno: "Li ha creati il Potente, il Sapiente!".
E' Lui che della terra vi ha fatto una culla e sulla terra ha messo delle vie perché possiate orientarvi.
E' Lui che dal cielo fa scendere acqua in giusta misura per resuscitare una regione morta. Così anche voi sarete tratti fuori dai sepolcri.
E' Lui che ha creato tutte le coppie, e nelle navi e nel bestiame vi ha dato mezzi di trasporto, perché vi accomodiate sul dorso degli animali e di lassù ricordiate i benefici del vostro Signore e diciate: "Sia gloria a colui che ci ha soggiogato tutto questo, da soli non ci saremmo mai riusciti.
E certo, dovremo ritornare al Signore".


MATTEO 6 (26 - 30)
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono né raccolgono nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate  voi forse più di loro?
E chi di voi, per quanto si dia da fare, è capace di aggiungere un'ora sola alla sua vita? 
E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro.
Ora se DIO veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?


marzo 1999

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