martedì 27 aprile 2010

Persone e sindacato


Una tavolozza di colori – è l’immagine di copertina del libro di Giuseppe Cremonesi – evocativa degli attrezzi e del laboratorio che l’autore, “artigiano”, “artista” e “scienziato sociale”, ha utilizzato per dipingere i suoi Ritratti.
Due pennelli di grandezza diversa, un po’ di colori: il rosso, il bianco, il verde , l’azzurro e poi si comincia. Poche pennellate dal tratto leggero, ma che hanno l’effetto di creare figure, personaggi e situazioni delineate con delicatezza, precisione e nitidezza sulla pagina bianca. Come non accostare al tema della pittura l’operazione di Cremonesi. I dodici ritratti rappresentati nel suo libro biografie di un sindacato, sono tanti piccoli acquerelli dai colori tenui, ma dai contorni attenti e accurati. Un tentativo anche di dare status di storia orale ai racconti, che pagina dopo pagina cercano di farsi strada e di trovare dignità nel confronto con la storia maggiore, quella che ha riscontro dai documenti ufficiali.

Leggendo le dodici vicende umane, tratteggiate da Cremonesi, si percepisce evidente la sensazione che hanno i protagonisti di partecipare a qualcosa di importante, di significativo ed alto, perché alti sono i valori che animano i personaggi in gioco e di grande spessore umano e politico i maestri di riferimento.
In ogni gesto e in ogni scelta politica, sociale o sindacale dei protagonisti si evince, chiaro, il sentirsi parte di una unica comunità civile e umana, di un unico paese, il sentirsi partecipi del destino umano dell’altro e il condividere nel profondo – seppur nella lotta e nel forte contrasto ideologico – i valori della solidarietà e dell’impegno sociale e civile e la speranza di poter costruire un progetto sociale e politico di benessere e di convivenza civile per tutti. In tante delle descrizioni traspare, in modo esplicito, la nostalgia per un sindacato e per un paese in cui è venuta meno quella condivisione di un patrimonio di progettualità e di idealità e quella speranza di un agire politico e sindacale volto a far crescere e realizzare benessere economico e giustizia sociale.

Un bel libro questo di Cremonesi. Sobrio, leggero, delicato ti fa appassionare, passo dopo passo, alle vicende dei personaggi che raffigura con pennellate semplici, ma efficaci. Storie umane e sindacali che si intrecciano con le vicende sociali e politiche di una Italia che forse non c’è più.
Ritratti, “è un libro di storie – scrive l’autore – di ritratti di alcune persone che hanno attraversato ed intersecato nella loro vita una storia più ampia e collettiva di una organizzazione come la CISL. Perché non ci sono solo le realtà sociali strutturate, ma dentro di esse persone concrete che costruiscono la storia non solo in quanto organizzate, ma semplicemente in quanto persone”.


© AF, marzo 2010

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